Post 10- Osteopatia pediatrica

Perché portare il bimbo dall’osteopata

Durante il parto naturale, la testa del neonato attraversa il canale del parto e subisce pressioni e deformazioni. Questo è un processo fisiologico fondamentale perché stimola la crescita e l’ossificazione delle ossa craniche, favorendo uno sviluppo armonioso della struttura corporea e del cranio. Se il parto non avviene tramite il canale naturale, come nel caso del parto cesareo, questo stimolo meccanico viene a mancare, il che può influenzare negativamente l’adattamento alla vita extrauterina.

Nonostante il passaggio della testa del bambino nel canale del parto sia un processo fisiologico fondamentale, quando avviene le ossa del cranio si adattano temporaneamente alle pressioni esercitate, quindi potrebbero causarsi delle deformazioni temporanee del cranio, come allungamento o asimmetria della testa. Nella maggior parte dei casi, si correggono da sole nelle settimane successive (12).

Tuttavia, se il travaglio è stato difficile o prolungato, le asimmetrie craniche possono persistere e portare a restrizioni di mobilità delle ossa craniche non ancora completamente saldate (13).

 

Se la mobilità delle strutture craniche è alterata, possono verificarsi diversi sintomi: difficoltà nella suzione e nella deglutizione, disturbi del sonno, rigurgiti e coliche, irritabilità e tensioni muscolari. Alcune di queste problematiche sono legate alla compressione dei nervi cranici e delle membrane intracraniche, che può influire sul funzionamento del sistema nervoso e sul corretto sviluppo delle strutture adiacenti. Anche la postura può risentire di queste condizioni, spesso manifestando disallineamenti della colonna vertebrale o alterazioni degli arti inferiori, come ginocchia vare o valghe, evidenti durante la crescita.

 

Nel parto cesareo il neonato non è esposto allo stesso gioco di pressioni che si verifica durante il travaglio naturale: la testa del bambino non subisce la graduale compressione e successiva espansione, perché passa dall'ambiente protetto dell'utero direttamente a quello esterno. Questa transizione rapida potrebbe causare un adattamento incompleto del cranio e delle strutture circostanti e favorire la comparsa di tensioni.

Un consulto osteopatico in età neonatale può quindi essere utile per favorire l’armonizzazione della struttura craniale, con l’obiettivo di prevenire l'insorgenza di problematiche future, come cefalee, cattiva occlusione dentale, problemi respiratori (sinusiti o otiti), alterazioni posturali. Ristabilendo la corretta simmetria sia del cranio che del sistema muscolo-scheletrico, l’osteopatia contribuisce all’adattamento ottimale del bambino alla vita extrauterina e al suo sviluppo globale. (14-15)

 

Disturbi più frequenti del bambino

 

Il trattamento manipolativo osteopatico pediatrico viene utilizzato per una serie di condizioni sia muscolo-scheletriche che non muscolo-scheletriche.

Ecco alcuni esempi:

 

Torcicollo muscolare congenito (CMT): una deformità posturale e muscolo-scheletrica che si manifesta alla nascita o poco dopo la nascita; risulta dall'accorciamento unilaterale e dall'aumento del tono del muscolo sternocleidomastoideo e si presenta come una flessione laterale della testa verso il lato omolaterale con rotazione verso il lato controlaterale (16).  Il trattamento include la terapia manuale (oltre a esercizi di stretching guidati dall'operatore) (17), riposizionamento (compreso l'addormentamento) (16) e, nei casi più gravi e non risolutivi, il botulino e la chirurgia (18).

Il CMT può portare a cambiamenti secondari, come l'asimmetria cranica e alcuni problemi funzionali riguardanti l'allattamento al seno (19).

 

Problemi di allattamento: L'Organizzazione Mondiale della Sanità e Health Canada raccomandano l'allattamento al seno in modo esclusivo per i primi 6 mesi, e sono favorevoli a mantenerlo per 2 anni o più con un'appropriata alimentazione complementare (20). Poche diadi madre-neonato seguono queste raccomandazioni (21). Secondo la Statistics Canada (22), è nel primo mese di vita che i bambini sono più a rischio di essere svezzati: la metà delle madri che interrompono l'allattamento al seno entro il primo mese di vita lo fa per problemi biomeccanici (23). Esistono consulenti per l'allattamento con certificazione internazionale (IBCLC), che valutano le difficoltà dei casi, aiutano a correggere il posizionamento, forniscono un supporto emotivo alle madri e sostengono i bambini a esprimere la loro sequenza comportamentale che porta all'allattamento al seno fin dalla nascita. Tuttavia, questi professionisti spesso si sentono impotenti quando le difficoltà di suzione biomeccanica persistono nei neonati nonostante i loro consigli (24; 25); l’osteopatia può dare una mano, come dimostra uno studio condotto in Canada, in cui un singolo trattamento osteopatico accoppiato alle abituali consultazioni per l'allattamento, su neonati con difficoltà di suzione biomeccaniche, è stato utile a migliorare l'allattamento e la suzione. Le madri hanno inoltre percepito un miglioramento nell'allattamento al seno dei loro bambini in termini di comfort e di capacità del neonato (26).

 

Plagiocefalia posizionale: L'asimmetria cranica più comune di “sindrome della testa piatta”. Si manifesta tipicamente nei neonati e deriva da stress meccanici che, se applicati per un certo periodo di tempo nell'utero, alla nascita o postnatale, alterano la forma del cranio (27). In questa condizione è presente un’appiattimento di un lato dell'occipite, con spostamento anteriore dell'orecchio omolaterale. La regione di appiattimento occipitale si riferisce al lato verso il quale la testa si trova quando si dorme in posizione supina (28).

I trattamenti primari per la plagiocefalia non sono chirurgici e comprendono l'osservazione, il riposizionamento della testa, terapia manuale (oltre a esercizi di stretching guidati da un operatore) ed eventualmente la terapia con casco/dispositivi ortotici (29).

La terapia di riposizionamento viene solitamente eseguita dai genitori: comprende il posizionare la testa del neonato sul lato non appiattito e l’ascoltare consigli e raccomandazioni per il “tummy time”. La terapia con il casco, a volte ortesi o terapia di modellamento, in genere utilizza un casco di plastica con l'obiettivo di rimodellare il cranio deformato a una forma fisiologica senza limitare la crescita cranica (30-31). Le terapie manuali, come la chiropratica, l’osteopatia, e la fisioterapia si basano su tecniche somministrate passivamente al neonato sia attraverso la colonna cervicale che sui tessuti molli, mirando al ripristino della funzione del collo e/o il rilascio/riduzione della tensione dei tessuti molli (32). Le terapie manuali comprendono anche esercizi di stretching somministrati direttamente da un operatore o da un genitore guidato dall'operatore (33).

 

Disturbi gastrointestinali: Descritti in una revisione sistematica pubblicata in Italia nel 2022 (34) e realizzata per analizzare diversi studi riguardanti l’efficacia dei trattamenti manipolativi osteopatici sui disturbi gastrointestinali nei bambini, tra i quali le coliche infantili.

I risultati emersi sono statisticamente significativi, i bambini presentavano miglioramenti sia nelle ore di pianto che di sonno, oltre che nella gravità delle coliche stesse (35-36-37).

 

Problemi respiratori: descritti in una revisione sistematica pubblicata anch’essa nel 2022, che si è occupata in questo caso di analizzare diversi studi riguardanti l’efficacia dei trattamenti manipolativi osteopatici sulle problematiche respiratorie, tra cui asma e infezioni.

I risultati emersi sono soddisfacenti in parte, poiché purtroppo non sono molti gli studi presenti in letteratura. Tuttavia, l’attuale revisione evidenzia l’efficacia moderata del trattamento osteopatico su bambini con l’asma (38-6).

 

Otiti ricorrenti: Anche se in questo caso la letteratura necessita di maggiori pubblicazioni per stimare meglio l’effetto terapeutico del trattamento manipolativo osteopatico, sono stati rilevati miglioramenti significativi sull’otite media acuta (39-40) ed effetti sulla prevenzione della stessa (41)

 

ADHD: Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), disturbo neurocomportamentale che colpisce più comunemente bambini e adolescenti, caratterizzato da un deficit di attenzione associato a impulsività e iperattività. Questo disturbo è tipicamente diagnosticato nei bambini prima dei 7 anni, con sintomi presenti da almeno 6 mesi prima della diagnosi. (42)

A questo proposito ritengo molto interessante citare l’articolo di Accorsi e colleghi (5) nonostante si tratti di uno studio svolto su pochi bambini. L'obiettivo primario dello studio era determinare l'effetto della terapia manipolativa osteopatica (OMT) su compiti di attenzione in bambini con ADHD. In particolare, rilevare le differenze nei punteggi del Biancardi-Stroppa test (43) * per valutare l’attenzione visuo-spaziale tra i bambini che hanno ricevuto OMT insieme alle cure convenzionali e i bambini che hanno ricevuto solo le cure convenzionali.

I risultati hanno dimostrato miglioramenti significativi sia nell’accuratezza che nella rapidità. Ciò significa che è possibile ipotizzare che l'OMT potrebbe avere effetti positivi sull'attenzione a breve e a lungo termine.

 

 

*Biancardi-Stroppa test: Il Test della Campanelle modificato è una prova di attenzione selettiva e sostenuta. Vengono presentati al soggetto quattro differenti fogli, ognuno dei quali contiene oltre a trentacinque campanelle anche altre figure rappresentanti oggetti animati e inanimati (ad esempio case, alberi, cavalli, pesci, etc.). Si richiede al soggetto di barrare tutte le campanelle presenti nel foglio il più velocemente possibile. Dalla somministrazione del test si ottengono due tipi di punteggio: il punteggio rapidità cioè il numero di campanelle trovate nei primi 30 secondi di ricerca, ed il punteggio accuratezza che riporta il numero di campanelle trovate nei 120 secondi previsti dalla prova. I dati normativi si riferiscono alle diverse età dei soggetti (dai 4 ai 14 anni) e alle loro prestazioni per ogni foglio somministrato e per il totale dei quattro fogli.

 

Sicurezza e multidisciplinarità

 

L'osteopatia pediatrica offre un approccio complementare prezioso per sostenere la salute e il benessere dei bambini. Attraverso tecniche delicate e un approccio globale può aiutare a risolvere disturbi comuni, migliorare la qualità della vita e prevenire problemi futuri; è importante sottolineare che tanto sugli adulti, ma soprattutto sui bambini, l’osteopatia tratta il paziente e non la malattia.

 

In conclusione, ricordo che prima di intraprendere un trattamento osteopatico per i propri figli, è sempre consigliabile consultare il pediatra di riferimento. Il pediatra conosce a fondo la storia clinica e lo sviluppo del bambino e può offrire indicazioni preziose per capire se l’approccio osteopatico sia adatto e sicuro. Questa collaborazione tra pediatra e osteopata garantisce un intervento su misura e integrato, che mette al primo posto il benessere del bambino.

Inoltre, è fondamentale considerare l’osteopatia come parte di un trattamento multidisciplinare. Il coinvolgimento di altre figure sanitarie, come ad esempio dentisti, logopedisti, ortodontisti e neuropsicomotricisti, è spesso indispensabile per affrontare problemi complessi che richiedono un intervento coordinato. La collaborazione tra diversi specialisti assicura una presa in carico globale del bambino, migliorando i risultati e promuovendo una crescita sana ed equilibrata.

Con il supporto di un team esperto si può offrire ai bambini il miglior percorso di cura e accompagnarli nel loro percorso di sviluppo con serenità e fiducia.

 

 

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